La recensione di un concerto? Ecco come farla

non è così scontato come sembra. Recensire un concerto richiede studio, impegno, ascolto e una buona dose di curiosità

Un post off-topic, o forse no, che può essere utile a chi inizia a scrivere di musica e vuole recensire bene un concerto per condividere con i lettori la propria esperienza da spettatore. Forse recensione è il termine sbagliato, sostituiamolo allora con cronaca.

Ho sentito la necessità di produrre un pezzo sull’argomento perché in Rete si trova poco al riguardo e credo che questa breve guida, senza pretese, possa aiutare, chi come me, cerca di migliorare sempre di più nel proprio lavoro. Non serve allora specificare che esistono infiniti modi per recensire un live show, pertanto lascio ai futuri redattori la scelta degli elementi più rilevanti. Incominciamo allora con l’elenco. Prima però una piccola precisazione: utilizzerò il termine artista riferendomi sia alla band che al singolo cantante.

Il luogo

Ogni cronaca che si rispetti deve rientrare nei parametri del giornalismo che sono riassumibili in cinque parole: dove, chi, quando, che cosa e perché. Partiamo allora dal dove. Ci rivolgiamo infatti a un lettore che in linea di massima conosce l’artista ed è interessato solamente ai particolari avvenimenti di un concerto. Il luogo è il principio allora. Descriviamo la location, specificando magari se sia accogliente, pulita e con un impianto adeguato. Se un concerto viene male è per colpa degli artisti, è vero, ma una cassa che gracchia è comunque un problema. Se c’è spazio e voglia, si può anche descrivere la città in cui avviene il live show, elogiandone magari i monumenti o la cucina.

Nel caso di un festival, raccontiamo l’organizzazione dell’evento, parlando magari con qualche responsabile o addetto ai lavori.

Brevi riferimenti biografici e artistici

Qui potete sbizzarrirvi. Si può descrivere l’origine dell’artista oppure raccontare particolari curiosi della sua biografia. Dipende sempre dal target di pubblico che avete in testa. Se puntate alla nicchia raccontate cose specifiche. Se parlate a un pubblico generalista specificate invece gli aspetti che hanno portato al successo l’artista della vostra recensione. Le fonti per avere queste informazioni sono le più disparate: Wikipedia, Spotify nella sezione informazioni artista, interviste su Youtube, gruppi sui social, altre recensioni sia in italiano che in lingua straniera.

Insomma, raccontante perché l’artista ha deciso di fare musica, qual è il suo stile e i dischi precedenti. Attenzione ai dettagli, perché qualcuno potrebbe chiedervi conto della veridicità dei dati che riportate – occhio ad esempio all’anno del disco e agli anni di attività musicale. Occhio anche al nome o pseudonimo (controllarlo sempre online).

Informazione sulla data

Deve essere di norma breve e precisa. La data è unica oppure fa parte di un tour? Il tour è internazionale o nazionale? Ovviamente il titolo del tour qualora l’artista fosse in tournée.

Esecuzione del concerto

Eccoci nel mezzo del cammin di nostra vita. Concentriamoci sulla musica e valutiamo l’abilità dell’artista che ci sta difronte. Sta suonando bene? Non prende un accordo? Suona meglio che in studio di registrazione? Diciamolo! Il lettore vuole prima di tutto sincerità e non sopporta l’omologazione. Su Internet e fuori ci sono numerosissimi live-report che si assomigliano. Usciamo fuori dal coro e utilizziamo il nostro senso critico.

Setting del palco

Probabilmente è la prima cosa che si nota. Il palco è vuoto o è presente una scenografia? Raccontatelo. E se è possibile, descrivete la motivazione di un determinato setting.

Gli strumenti musicali

Se abbiamo delle conoscenze sugli strumenti, usiamole. Che cosa utilizza l’artista per suonare? Che strumento suona meglio? Quali sono gli strumenti sul palco? In questa sezione potete sbilanciarvi sulle opinioni personali perché si presume che ne sappiate di musica.

L’atteggiamento sul palco

Provate a far attenzione allo stile del protagonista del live. Specificate allora se si dedica solo all’esecuzione musicale o se gli piace anche interagire con il pubblico. In quest’ultimo caso, riportate nella vostra cronaca le frasi o i discorsi che vengono proferiti dallo stage. Poi, cosa importante è anche la seguente: ha una buona presenza scenica? O si muove confusamente?

Il look di chi suona

Sembrerà una notazione alquanto frivola, ma vi assicuro che l’abito fa il monaco nei live. Alcuni artisti hanno dei personal stylist che curano la loro immagine dentro e fuori dai concerti. Una camicia, una gonna, un paio di occhiali o un taglio di capelli non sono lì per caso. Fate attenzione.

Il pubblico

Da lettore di cronache mi piace capire se il concerto abbia entusiasmato chi ha pagato un biglietto per andarci. Ritengo sia un valore aggiunto per qualsiasi musicista innescare una reazione tra gli spettatori (non solo gioia ma anche di disgusto). Scrivete quali canzoni hanno affascinato la sala. Osservate inoltre i vostri vicini e, se avete buon occhio, cercate di capire più o meno quante persone siano presenti. Nel caso di sold-out o flop, non è necessario specificarlo.

Non so se c’entri molto quello che sto per scrivere, ma nessuno parla più del prezzo del biglietto. 30 euro per 15 minuti di concerto sono molti o sono pochi? Lascio a voi la scelta.

Paragoni con altri concerti

Dipende dalla vostra esperienza di spettatori di concerti. Tuttavia, se avete assistito già ad altri live show dell’artista su cui state scrivendo, ditelo pure, facendo semmai dei paragoni con il passato. L’artista è migliorato? E’ peggiorato?

La scaletta

La scaletta è la sequenza delle canzoni eseguite. Non è necessario riportarla, ma molti la trascrivono alla fine della cronaca. Tuttavia, la si può anche scorporare all’interno dell’articolo, commentando le tracce più interessanti, e menzionando semplicemente quelle senza particolarità rilevanti. Capita molto spesso di non riconoscere una canzone durante un concerto, ma si possono utilizzare dei trucchetti: registrare il live e sentirselo a casa con più calma, domandare a uno spettatore il titolo del brano o andare in regia, chiedendo gentilmente di fotografare il foglio con su scritta la scaletta.

Stile di scrittura della cronaca

Sostanziamene ce ne sono due: in prima persona e in terza. Ho notato che le cronache in prima sono quelle che vanno per la maggiore, forse perché si avvicinano di più al lettore, cercando di condividere sensazioni per un maggiore coinvolgimento. Mentre gli articoli in terza tendono più a elaborare un racconto “oggettivo”, meno legato all’opinione. Adottate voi lo stile più consono al concerto e alla testata per cui scrivete. Cercate infine di impadronirvi di un vocabolario base di termini tecnici per evitare la superficialità.

Facciamo una foto

Come dicono i guru dei social, i post con una foto sono più appetibili. Prendete il vostro smartphone e avvicinatevi più che potete al palco. Valutate i giochi di luce e click!

Proteggete le vostre orecchie!

La musica dal vivo è entusiasmante, su questo non ci piove. Ciononostante anche le rose hanno le spine. Allo stesso modo la forte musica ai festival o ai concerti può danneggiare permanentemente lo strumento principale che utilizzate per scrivere le recensioni: le vostre orecchie.

Per evitare l’acufene o altri disturbi, preservando l’udito, vi consiglio vivamente di utilizzare dei tappi per orecchie. Questi strumenti contengono infatti un filtro acustico grazie al quale il volume viene abbassato a un livello sicuro, non influenzando la percezione della melodia musicale o la conversazione con le persone nei luoghi rumorosi.

Sul mercato ne esistono di diverse tipologie. Ho trovato un post utile che ne parla. Lo trovate a questo link.

Infine, si consiglia di fare un esame dell’udito almeno una volta all’anno.

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