Sigmund Freud e la psicanalisi

Negli ultimi tempi, mi sono avventurato nella lettura di diverse opere dello psicanalista Massimo Recalcati. Tra queste, Mantieni il bacio, I tabù del mondo, A libro aperto, Il complesso di Telemaco, Ritratti del desiderio si sono distinte come guide fondamentali per comprendere la profondità e la complessità della psicanalisi.

Questi testi mi hanno fatto riflettere su un punto cruciale: per apprezzare appieno il pensiero di Recalcati, è indispensabile interiorizzare la lezione del padre fondatore della psicanalisi, Sigmund Freud.

È dunque con questo obiettivo che ho deciso di dedicare questo articolo a Freud, figura pionieristica che ha rivoluzionato la nostra comprensione della mente umana. Il mio intento è quello di offrire una panoramica introduttiva per coloro che desiderano avvicinarsi alle opere di Recalcati e cogliere a fondo le sue riflessioni sulla società e sui comportamenti individuali.

Perché è importante il lavoro di Sigmund Freud

Freud ha compiuto un passo rivoluzionario con i suoi studi sulla psicanalisi. I più lo considerano, a ragione, l’inventore dell’inconscio. Questo non significa che in passato altri pensatori e filosofi non avessero teorizzato una forma di inconscio umano.

Ad esempio, Platone aveva ipotizzato che l’anima possedesse una suddivisione e che l’inconscio avesse un carattere legato alla pulsionalità, passionalità o comunque tendenze che esorbitavano dalla coscienza. Riflessioni simili erano state proposte da Spinoza, Nietzsche, dal Romanticismo e dallo Sturm und Drang. Dunque, in passato c’erano già stati riferimenti all’inconscio.

Tuttavia, Freud fu rivoluzionario con la sua opera perché fu il primo ad affermare che l’inconscio non era alternativo alla ragione, non era caos, non era solo vita pulsionale e non si opponeva alla razionalità.

Freud sostenne che l’inconscio umano è una grande risorsa, possiede una sua intelligenza ed è una ragione notturna che si manifesta anche attraverso il sogno.

Per Freud, il sogno è “la via regia verso l’inconscio”. Egli teorizzò ciò nella sua famosissima opera “L’interpretazione dei sogni”. Come sostengono i biografi, Freud era consapevole che la sua opera, pubblicata nel 1900, sarebbe stata un testo epocale che delineava la struttura del sogno e la produzione di attività di pensiero dell’inconscio: l’inconscio ha infatti proprie regole linguistiche e grammaticali che si esprimono attraverso metafore e metonimie. Il pensiero costruisce il sogno e il sogno è un veicolo per l’espressione del desiderio umano.

Come abbiamo già detto, Freud sovverte la concezione di inconscio come qualcosa di caotico e indaga sulla sua formazione, attribuendo grande importanza all’infanzia dell’essere umano.

L’inconscio possiede quindi una storia e le sue espressioni manifestano un desiderio censurato che emerge attraverso il sogno, l’atto mancato, il lapsus, il sintomo e la sbadataggine. L’istanza freudiana dell’Io attua una rimozione del desiderio mediante un ritorno alla coscienza.

Per questo motivo, la psicanalisi freudiana conferisce grande rilievo alla via metaforica per indagare la forma veritiera del desiderio. Freud pone l’accento sulla sfera sessuale dell’uomo, e questa sua enfasi è stata oggetto di critiche che lo hanno definito un “pansessualista”. Nonostante ciò, è innegabile l’intuizione freudiana che dimostra come la sessualità adulta contenga delle rimanenze infantili: residui di ricordi o esperienze legate all’organizzazione pre-genitale della sessualità. L’infanzia vissuta riveste dunque un ruolo significativo nell’organizzazione adulta della sessualità.

Camera con vista di Edward Morgan Forster

di Niccolò Menichinelli

Camera con vista è un romanzo, o racconto, che dir si voglia, costellato di alti e di bassi, di picchi narrativi sublimi e di momenti di impantanamento e di alta viscosità. Tuttavia, sono molti i temi che possono essere trattati a partire dalla sua lettura e cercheremo di sviscerarli, tentando anche di fornire un giudizio complessivo sul libro, per come si presenta.

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1984 di George Orwell

di Niccolò Menichinelli

Insieme a La fattoria degli animali, 1984 è il romanzo più famoso pubblicato da George Orwell nel 1949. L’opera tratta anch’essa di politica, analizzando nel particolare, seppur non dichiaratamente, le declinazioni più svariate della dittatura sovietica, che nel libro assumono connotati estremi e talvolta assurdi. Tuttavia, le contraddizioni illustrate da Orwell possono agilmente essere estese a ogni tipo di regime totalitario, facendo del libro anche un documento di lucida analisi storica.

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La matta di Piazza Giudia di Gaetano Petraglia

Un’indagine storica che si legge come un romanzo e la protagonista è una certa Elena di Porto. Questo nome non dice nulla, non lo abbiamo letto nei libri, non ci sono film su di lei e nemmeno canzoni. Pur non essendo nel circolo degli eroi, in qualche modo possiamo definire Elena di Porto, donna ebrea vissuta all’interno delle due più grandi tragedie militari del Novecento, ovvero la prima e la seconda guerra mondiale, una donna simbolo di coraggio e di valore.

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L’uomo che guardava passare i treni di Georges Simenon

di Niccolò Menichinelli

Assoluto capolavoro di Georges Simenon, L’uomo che guardava passare i treni (Adelphi) può indurre il lettore nell’illusione di trovarsi davanti a un giallo. Non me ne vogliano gli autori di libri così categorizzati, ma l’opera di Simenon trascende parzialmente da questa etichetta, spaziando invece all’interno dell’insieme dei romanzi a carattere psicologico, sui quali è possibile spendersi in modo più approfondito e introspettivo. Non sono ovviamente trascurabili, lungo lo svolgersi della trama, i dettagli che ci riportano quindi alla presenza del genere poliziesco: un assassinio, un omicida, un poliziotto determinato a dargli la caccia e una serie di espedienti che il fuggiasco adotta per scampare all’arresto. Ciò che Simenon vuole però comunicare non è dinamismo e sprezzo del pericolo, come i gialli di solito si impegnano a fare, ma una visione più completa ed esaustiva delle sfaccettature dell’umano agire, prendendo come esempio un soggetto particolarmente disturbato.

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