Quei consigli che salvano i lettori

In questi due mesi di vacanze ho letto su giornali, riviste, siti online parecchi consigli letterari da parte di personaggi famosi.

Attori, scrittori, registi e via dicendo, hanno detto la loro sui libri da portarsi in vacanza. La cosa mi fa davvero piacere perché, sembra banale a dirlo, i consigli delle persone con molto seguito forse sono gli unici ad essere ascoltati.

Se da ragazzino un mio mito calcistico come Maldini avesse detto in tv: “ragazzi vi consiglio di leggere Pennac” probabilmente avrei incominciato a divorare le opere dell’autore francese avvicinandomi prima alla lettura “indipendente”.

Con indipendente intendo quelle scelte che si possono definire libere dal vincolo scolastico. Libri scelti con consapevolezza anche dietro indicazione di qualcuno.

È dunque importante che ci sia una figura che si esponga e ci convinca a spendere del tempo attaccati, vis a vis, ad un libro.

Come ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un’intervista al “Corriere della Sera”: «I libri sono un giacimento sterminato per comprendere la vita e attraversarla… Cominciate con Dostoevskij, cari ragazzi». Una frase così convincerebbe chiunque!

Allora voglio provarci anche io. Sarò più pratico, le frasi ad effetto mi vengono male. Consiglio quindi di leggere “Caro signor M.” di Herman Koch. Un libro impegnativo ma appagante, pregno di spunti interessanti anche sul mondo dell’editoria.

Voi invece, cosa segnalate?

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